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Concerto per la Pace: Duomo di Napoli gremito per l’evento per un segno tangibile di pace e speranza

Un Duomo gremito, un’atmosfera carica di significato e un messaggio universale di pace: il Concerto per la Pace, tenutosi sabato 1 febbraio, ha superato ogni aspettativa, trasformandosi in un momento di rara intensità emotiva.

Un evento straordinario promosso dalla Regione Campania, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Napoli, la Fondazione Campania Festival e Anteprima, è stato una vera preghiera in musica rivolta alle nuove generazioni. Curatore artistico Francesco Cicchella, con la regia teatrale di Massimo Venturiello.

 

La serata si è aperta con l’Orchestra Sanitansamble, seguita dall’Orchestra Scarlatti Young, che ha introdotto il pubblico in un’atmosfera solenne. Lo scrittore Maurizio De Giovanni, accompagnato dal sax di Marco Zurzolo, ha offerto una riflessione sulla storia di Napoli e il valore della libertà.

 

Durante il Concerto due interventi istituzionali di grande rilevanza hanno sottolineato il valore simbolico dell’evento e l’impegno concreto per la costruzione di un futuro di dialogo e fratellanza. Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha evidenziato come la cultura e la musica siano strumenti fondamentali per la promozione della pace. A rafforzare il messaggio della serata l’intervento di S.E. Mons. Francesco Beneduce, che ha sottolineato il valore spirituale dell’evento e il ruolo della Chiesa nel promuovere l’incontro tra le religioni.

 

Le esibizioni hanno commosso il pubblico:

Irene Grandi ha aperto con “Se mi vuoi”, mentre il violinista Graf Mourja ha incantato con “Schindler’s List”, toccando le corde più profonde della memoria storica. Amara, con “Che sia benedetta”, ha celebrato il valore della vita, seguita dalle straordinarie giovani pianiste ucraine Diana e Daniella Dvalishvili, simbolo di resilienza attraverso la musica. Momenti di forte impatto con Sistanagila, che ha fuso tradizioni israeliane e iraniane in “Osse Shalom”, ed Ermal Meta, che con “Non mi avete fatto niente” ha trasformato il dolore in resistenza. Il duetto tra il tenore Giuseppe Talamo e la soprano russa Nina Solodovnikova in “Non ti scordar di me” ha commosso il pubblico, mentre Neri Marcorè ha reso omaggio a De André con “La guerra di Piero”. Il gran finale ha visto esibizioni indimenticabili: Noa e Miriam Toukan, con “There Must Be Another Way”, hanno incarnato il sogno di un dialogo possibile. Noa ha poi incantato con “Beautiful That Way”, seguita dalla lettura di “Libertà” di Paul Eluard da parte di Marisa Laurito, culminata nell’interpretazione intensa di Tosca con “Libertà”.

 

Un’ applauso corale ha salutato tutti gli artisti e i 1000 studenti delle scuole campane presenti, veri protagonisti di questa serata, testimoni di un messaggio che va oltre la musica: la pace è possibile solo costruendo una coscienza collettiva fondata sulla fratellanza e sul dialogo. Un evento che come pochi lascia un segno tangibile di speranza per un futuro migliore.

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