Il Commissario Ue alla Giustizia Didier Reynders commenta a NewsMediaset la proposta del Digital Travel Certificate.
Si tratta del passaporto vaccinale che certificherà l’avvenuta vaccinazione, un test negativo o avvenuta guarigione dal Covid per gli spostamenti dentro l’Europa: «Sarà un accordo vincolante e si tratterà dello stesso tipo di certificato in tutti e 27 i Paesi europei. Sarà obbligatorio per gli Stati Membri applicare le stesse regole, lo stesso trattamento dei dati per emettere il certificato e di accettare quello degli altri. Si tratterà di uno strumento comune, per garantire interoperabilità, sarà sicuro e in versione digitale o cartacea».
Alla domanda se non sia un po’ prematuro parlare di questo documento vista la situazione a livello di consegua dei vaccini, il Commissario Reynders spiega: «È vero che se guardiamo la situazione ora, forse è un po’ presto ma dobbiamo iniziare ora perché è un certificato in vista dell’estate. E quindi da un lato abbiamo bisogno di lavorare sulle regole e dall’altro sullo strumento tecnico stesso».
In merito ai rapporti complessi della Commissione Europea con le case farmaceutiche, Reynders sostiene: «Abbiamo dei contratti, quindi è normale chiedere alle compagnie di prestare attenzione e rispettare le condizioni del contratto. Noi abbiamo problemi soprattutto con Astrazeneca alla quale chiediamo di onorare tutti gli elementi degli accordi e stiamo valutando tutti gli strumenti per fare pressione su questa società. Stiamo analizzando tutte le possibilità perché Astrazeneca ci consegni più dosi».
Infine, sullo stop alle esportazioni dei vaccini, il Commissario UE alla Giustizia dichiara: «Abbiamo esportato più di 41milioni di vaccini verso Paesi terzi. Quindi l’Europa sta svolgendo il suo compito con il resto del mondo ma chiediamo reciprocità. Se altri stati producono vaccini è normale che noi esportiamo ma vogliamo anche ricevere i loro vaccini».