“Storia della mia famiglia” è una serie drammatica italiana disponibile su Netflix, diretta da Claudio Cupellini e creata da Filippo Gravino.
Questa produzione si distingue per la sua capacità di affrontare temi profondi come la perdita, il distacco e la solidarietà, mescolando dramma e commedia in modo efficace, almeno nei primi episodi.
La storia ruota intorno a Fausto (interpretato da Eduardo Scarpetta), un padre malato terminale che cerca di costruire una rete di supporto per i suoi figli, evitando che siano affidati alla madre dopo la sua morte. La famiglia non è solo biologica, ma anche elettiva, includendo amici come Maria (Cristiana Dell’Anna) e Demetrio (Antonio Gargiulo).
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: Il cast è ben assortito e la regia di Claudio Cupellini è misurata, evitando di calcare la mano sui momenti drammatici.
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: La serie riesce a suscitare sia risate che lacrime, grazie a una costruzione narrativa che alterna passato e presente con efficacia.
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: La selezione musicale è ottima e l’ambientazione tra Roma e la Campania aggiunge realismo grazie all’uso del dialetto.
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: Con il progredire della serie, la componente comica tende a diminuire, lasciando spazio a un tono più cupo e malinconico, rischiando di appesantire il racconto.
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: La trama è convenzionale e alcuni passaggi risultano prevedibili, anche se la serie guadagna in autenticità e intensità emotiva.
In sintesi, “Storia della mia famiglia” è una serie che tocca corde profonde, riflettendo sul concetto di famiglia e sull’importanza dei legami elettivi. Nonostante alcune critiche sulla struttura narrativa, la serie rimane coinvolgente e ben recitata, rendendola una scelta consigliata per chi apprezza il genere dramedy.
FLAVIO IACONES